Anonymous e #19o – Tango Down Austerity!

Anonymous e #19o – Tango Down Austerity!

La protesta in piazza e sul web per mano del collettivo Anonymous.

 

Nonostante i media abbiano fatto di tutto – come al solito – per prima demonizzare e poi strumentalizzare i giusti propositi delle anime della protesta, la due giorni di manifestazioni dello scorso 18 e 19 Ottobre ha ottenuto un importante risultato: dimostrare e ribadire che molti cittadini non vivono in preda agli orgasmi televisivi della Renziana balena bianca o al populismo nazionalpopolare di Grillo e cittadini portavoce. Ci sono migliaia di cittadini e lavoratori – nati in questo paese e non – che han ribadito la volontà di uscire dal loop ricattatorio di austerity e ricorsi storici reazionari (apparsi anche durante la manifestazione, con il benestare delle forze dell’ordine, sotto forma di infiltrati di Casapound).

La manifestazione però non si è svolta solo in piazza. Mentre per le vie di Roma sfilava il corteo si è assistito anche alla protesta messa in atto da Anonymous, che a partire dalle 16.30, al grido di “Tango Down” (frase presa in prestito dal gergo militare per segnalare l’abbattimento di un obiettivo), ha sferrato una serie di attacchi DDoS verso i siti istituzionali del Ministero delle Infrastrutture, dello Sviluppo Economico, della Cassa Depositi e Prestiti e della Corte dei Conti.

Mentre gli attacchi erano in corso Anonymous ha pubblicato il suo comunicato. Ecco alcuni brani che reputo significativi:

“L’austerity è una delle componenti della perdita di significato dell’esistenza di ognuno. A quali poteri e a quali potenti risulta utile il tipo d’essere umano immiserito e spaventato di questa crisi? Una persona priva di abitazione, condannata ad un sentimento di impotenza e di inutilità è sicuramente  pronta a vendere la sua opera di lavoratore o lavoratrice ad un prezzo infimo. Questa è la politica economica dello Stato italiano da quasi 30 anni: tagli alla spesa pubblica e sfruttamento del lavoro semischiavile dei profughi senza diritti per aumentare l’insicurezza sociale e ribassare il costo del lavoro di tutti i cittadini e gli stranieri (…)

(…) Non conoscono forse i governanti il palese risultato di questa e di mille analoghe e più gravi norme e misure discriminatorie? Ovviamente il risultato è la guerra tra poveri e la negazione dei diritti dei più sfruttati da parte di chi lo è appena meno.Infatti un immigrato senza diritti di alcun tipo è un lavoratore semi-schiavo ideale per gli agrari e gli industriali; il costo del suo lavoro è il più basso possibile e tale è destinato a rimanere finchè l’immigrato in questione non potrà godere di diritti minimi, consumare e vedere così rivalutata la propria esistenza e la propria opera agli occhi degli sfruttatori “datori di lavoro. (…)

(…) A chi giova tutto ciò se non ad un’imprenditoria vorace ed incapace di innovare ma capacissima di accumulare fortune estere con l’evasione? Molte sono le industrie e le attività di ogni genere che falliscono e quindi moltissimi sono coloro che si trovano senza un lavoro, senza alcun reddito e conseguentemente saranno disposti ad accettare un impiego per qualsiasi cifra e ad ogni condizione. Questo è immondo ed intollerabile. Nessuno può pretendere che un essere umano muoia di freddo e stenti accettando la sua sorte. Esigiamo che l’occupazione di immobili sfitti per più di 6 mesi sia legalizzata. Leggi simili sono presenti ad esempio in Gran Bretagna.(…)”.

In seguito, Lunedì 21 ottobre alle 20.30, per mostrare solidarietà al presidio di Piazza Porta Pia e agli studenti dell’Università della Calabria che hanno contestato il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, Anonymous ha sferrato un ulteriore attacco DDoS, rendendo non disponibile anche il sito del Ministero dell’Istruzione.

Tango Down - Ministero istruzione

Tango Down – Ministero istruzione

Inutile dire che condivido pienamente le finalità e le modalità utilizzate in entrambe le forme di protesta ed auspico l’immediata scarcerazione degli arrestati nella manifestazione del 19 ottobre.

 

Visto l’eterogeneo pubblico di OfficinaWazo, ho deciso di dare qualche informazione in più riguardo il tipo di attacco informatico denominato DDoS.

Cos’è un attacco DDoS

Per DDoS si intende letteralmente Distribuited Denial of Service, ossia “negazione di servizio distribuita”. A livello tecnico consiste nel sovraccaricare di richieste una macchina (ad esempio un server WEB, FTP o di posta elettronica) utilizzando più sorgenti consapevoli e non, fino a rendere impossibile l’erogazione dei servizi richiesti.

In pratica questo attacco, effettuato da molteplici sorgenti in contemporanea, ha lo scopo di saturare le risorse di sistema della macchina attaccata rendendola instabile e di fatto non permettendole più di erogare il servizio. Il risultato, in caso di attacco ad un server Web, è quello visto poco sopra, il sito risulta non raggiungibile.

I DDoS attack sono molto diffusi (se ne contano circa 2000 al giorno) perché relativamente semplici da realizzare e poco costosi. Secondo TrendMicro Research è possibile acquistare sul mercato nero digitale, un DDoS attack della durata di una settimana a soli 150$!

Per capire meglio il volume di questi attacchi, Google ed Arbor Networks, tramite il progetto Digital Attack Map, mettono a disposizione una mappa animata, dove è possibile monitorare quotidianamente una moltitudine di dati molto significativi quali sorgenti , destinazione e tipologie dei DDoS attack, permettendo inoltre di filtrare per una particolare data, Nazione e durata dell’attacco. Eccovi la mappa interattiva:

Il progetto Digital Attack Map permette anche di visionare la mappa dei principali attacchi dell’anno in corso, con le relative news riportate dalle fonti di informazione.

Tra gli attacchi più importanti della seconda metà del 2013 troviamo quello del 2 Ottobre contro molti siti governativi delle Filippine, in segno di protesta contro l’ennesimo colpo del governo filippino alla libertà di espressione, quello del 27 Agosto, durato circa 4 ore, contro numerosi siti cinesi e due enormi offensive contro siti americani di banche e di mezzi informazione (celebre l’attacco durato ben 6 giorni a partire dal 8 Agosto e quello del 27 Agosto da parte del gruppo di hacker Syrian Electronic Army contro i siti del New York Times, Twitter e Huffington Post UK).

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Mi chiamo Francesco ma sul web sono presente da sempre con lo stupido nickname "carburano" (acronimo di Carmine Burano). Nella vita virtuale sono un geek appassionato di modding Android (in passato ho realizzato ROM, Kernel e altre cosine del genere), nella vita reale invece mi occupo di tecnologie per l'e-Learning, di SEO e sono una persona che crede ancora nell'ideologia e nel rock'n'roll! Se avete voglia di fare due chiacchiere con me per sfogare le vostre frustrazioni tecnologiche o politiche... beh... questo blog è il vostro posto!


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