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Google Play Music All Access – Un tentativo per liberarmi della pirateria

Google Play Music All Access – Un tentativo per liberarmi della pirateria

Google Play Music All Access: Pagare o piratare? questo è il problema…

 

Da quasi due mesi è attivo anche in Italia “Google Play Music All Access“, uno di quei servizi di streaming musicale over the cloud tipo “#Spotify”, “#Deezer” e compagnia bella.

Fino all’attivazione in Italia del servizio “All Access” non avevo mai dato molto peso a questo tipo di servizi di streaming musicale e utilizzavo #GooglePlayMusic in versione base, ossia  per caricare sul mio spazio cloud fornito da #Google (chiunque abbia un indirizzo email Google ha a disposizione 15 Gb di spazio) fino a 20000 brani per poterli poi ascoltare in streaming su qualunque PC (da lavoro ad esempio) o da telefono e tablet (tramite l’app Play Music).

Mi piaceva molto l’idea di avere sempre a disposizione una parte della mia collezione musicale, faticosamente accumulata nel corso degli anni (come l’ho accumulata non sono affari che vi riguardano… ho speso moltissimi soldi in supporti) anche per evitare la noiosa routine di recuperare gli mp3 (magari di bassa qualità) e di caricarli sul lettore o sullo smartphone o su qualsiasi altro device.

Lo scorso Agosto invece, aprendo il play Store dal mio Nexus 4 mi è stata proposta la possibilità di provare gratuitamente le nuove funzionalità All Access, cioè quelle già presenti nel Play Music gratuito più:

  • Accesso a tutto il catalogo musicale di Google (circa 20 milioni di brani) da pc e mobile
  • Possibilità di scaricare sul device mobile tutti i brani che si vogliono, in modo da riascoltarli poi anche senza connessione a internet
  • Creazione di una radio personalizzata con tutti i brani e gli artisti della propria collezione con possibilità di ascolti suggeriti in base ai propri gusti (di solito non proprio azzeccatissimi)

Ho accettato la proposta di Google e devo dire che mi sono proprio divertito! Ho ascoltato un sacco di roba: vecchia, nuova o che avevo rimosso. Insomma: ho ritrovato il piacere di scoprire la musica, cosa che avevo perso da tempo! Aggiungo anche che la qualità dei brani da wifi è ottima e che da mobile è possibile configurare la qualità di streaming in modo da utilizzare con parsimonia il proprio piano dati.

Al termine del mese di prova gratuito Google mi ha detto: “Se ti abboni entro il 15 Settembre pagherai per sempre 7,99 Euro al mese invece di 9,99 Euro” ed ho titubato parecchio. Inizialmente ho disdetto l’abbonamento di prova con la seguente motivazione: “Ma si chi se ne frega! Tanto la musica continuerò a reperirla come ho sempre fatto non ho voglia di pagare nessuno!”, poi dopo qualche giorno di mutilazione dall’automatismo di cercare quell’artista o quel gruppo da smartphone o da pc con la massima facilità  e senza scartabellare tra migliaia di cartelle di chissà quale hard disk esterno, ci ho ripensato ed ho versato i miei buoni 7,99 Euro nelle casse di quella povera società di nicchia che va sotto il nome di Google. Non me ne sono pentito!

Il divertimento è tornato, ad esempio ho scoperto che mi piace lavorare con Gerry Mulligan in sottofondo oppure che gli Atoms for Peace mi fanno abbastanza cagare.

Ora mancano una decina di giorni al prossimo pagamento e qualche dubbio ce l’ho di nuovo… e anche stavolta mi sa che pagherò, mi aspetta un lungo inverno e la musica scalda l’anima!

Mi auguro infine che, a differenza di Spotify, Google paghi in maniera dignitosa gli artisti emergenti e voglio credere che i miei quasi otto euro mensili vadano proprio a loro!

Play Music da PC

 

Play Music da Smartphone

 

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Google Play Music All Access: Pagare o piratare? questo è il problema...   Da quasi due mesi è attivo anche in Italia "Google Play Music All Access", uno di quei servizi di streaming musicale over the cloud tipo "#Spotify", "#Deezer" e compagnia bella. Fino all'attivazione in Italia del servizio "All Access" non avevo mai dato molto peso a questo tipo di servizi di streaming musicale e utilizzavo #GooglePlayMusic in versione base, ossia  per caricare sul mio spazio cloud fornito da #Google (chiunque abbia un indirizzo email Google ha a disposizione 15 Gb di spazio) fino a 20000 brani per poterli poi ascoltare in streaming su qualunque PC (da lavoro ad esempio) o da telefono e tablet (tramite l'app Play Music). Mi piaceva molto l'idea di avere sempre a disposizione una parte della mia collezione musicale, faticosamente accumulata nel corso degli anni (come l'ho accumulata non sono affari che vi riguardano... ho speso moltissimi soldi in supporti) anche per evitare la noiosa routine di recuperare gli mp3 (magari di bassa qualità) e di caricarli sul lettore o sullo smartphone o su qualsiasi altro device. Lo scorso Agosto invece, aprendo il play Store dal mio Nexus 4 mi è stata proposta la possibilità di provare gratuitamente le nuove funzionalità All Access, cioè quelle già presenti nel Play Music gratuito più: Accesso a tutto il catalogo musicale di Google (circa 20 milioni di brani) da pc e mobile Possibilità di scaricare sul device mobile tutti i brani che si vogliono, in modo da riascoltarli poi anche senza connessione a internet Creazione di una radio personalizzata con tutti i brani e gli artisti della propria collezione con possibilità di ascolti suggeriti in base ai propri gusti (di solito non proprio azzeccatissimi) Ho accettato la proposta di Google e devo dire che mi sono proprio divertito! Ho ascoltato un sacco di roba: vecchia, nuova o che avevo rimosso. Insomma: ho ritrovato il piacere di scoprire la musica, cosa che avevo perso da tempo! Aggiungo anche che la qualità dei brani da wifi è ottima e che da mobile è possibile configurare la qualità di streaming in modo da utilizzare con parsimonia il proprio piano dati. Al termine del mese di prova gratuito Google mi ha detto: "Se ti abboni entro il 15 Settembre pagherai per sempre 7,99 Euro al mese invece di 9,99 Euro" ed ho titubato parecchio. Inizialmente ho disdetto l'abbonamento di prova con la seguente motivazione: "Ma si chi se ne frega! Tanto la musica continuerò a reperirla come ho sempre fatto non ho voglia di pagare nessuno!", poi dopo qualche giorno di mutilazione dall'automatismo di cercare quell'artista o quel gruppo da smartphone o da pc con la massima facilità  e senza scartabellare tra migliaia di cartelle di chissà quale hard disk esterno, ci ho ripensato ed ho versato i miei buoni 7,99 Euro nelle casse di quella povera società di nicchia che va sotto il nome di Google. Non me ne sono pentito! Il divertimento è tornato, ad esempio ho scoperto che mi piace…
Google Play Music All Access – Un tentativo per liberarmi della pirateria
Google Play Music All Access – Un tentativo per liberarmi della pirateria
2013-09-29

Google Play Music All Access

App
95

Un servizio eccellente che va ad integrarsi all'egosistema di servizi di Google. Ottima la possibilità di caricare fino a 20 mila brani nella versione gratuita

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