Da Beppe Grillo e il suo movimento nato e cresciuto sul web mi aspetto un’app innovativa e perfetta per la partecipazione attiva dei cittadini. BeppeGrillo.it Sarà così?
Ieri il mio caro amico Yann, mi ha segnalato su Google plus l’esistenza di BeppeGrillo.it, l’app ufficiale del comico realizzata – ovviamente – dalla Casaleggio e Associati.
Nonostante io non sia un fan nè un elettore del comico e del suo non-partito, non ho saputo resistere ed ho voluto subito testare l’app in questione su smartphone e tablet.
In generale l’app Beppegrillo.it è semplicemente un’interfaccia mobile del blog del famoso comico politicante genovese strutturata in modo da aggiungere qualche sezione dedicata (video, social e news).
Ecco come si mostra la home su smartphone e tablet:
L’app è composta da una barra superiore con il nome della app BeppeGrillo.it e una barra inferiore in stile iOS con le quattro sezioni “Blog, Video, News e Social“. Non mancano ovviamente i banner pubblicitari che già monopolizzano la versione web del blog. Nessuna traccia invece di funzionalità partecipative o legate alla tanto decantata (ed inesistente) piattaforma. Davvero un peccato per il movimento che si vende come il ponte tra cittadini e amministrazione.
Ma andiamo più in profondità.
I PERMESSI
La prima cosa che ogni utente dovrebbe fare quando installa una app è verificare quali permessi essa richieda.
L’app BeppeGrillo.it, nonostante sia semplicemente una versione adattata dei contenuti del blog, stranamente richiede fin troppi permessi:
L’app del portavoce richiede permessi riguardo l’identità dei vostri account e dei dati del profilo (cosa che è comune a molte app ma che non è assolutamente utile in questo caso), la vostra posizione (questa proprio non capisco perchè ci sia dato che l’app non ha nessuna funzione legata alla geolocalizzazione… forse dipende dalla non-funzionalità social che vedremo tra poco…) e i permessi per la scrittura sulla memoria esterna del Device (anche qui chissà perchè).
Analizziamo nel dettaglio con il seguente screenshot i permessi richiesti:
Come potete notare ve ne sono alcuni completamente fuori luogo (“impedire lo stand-by del device” e “individuazione account del dispositivo” su tutti)
Per concludere troviamo la permission C2D_MESSAGE, legata ad una funzionalità deprecata da circa due anni e che viene utilizzata per le notifiche push (che tra l’altro funzionano male in quanto vengono inviate sempre 2 volte)
DESIGN e USABILITA’
Da questo punto di vista l’app è davvero pessima, come d’altra parte il sito web del guru di Genova. Oltre a non seguire minimamente le linee guida di Android rispetto al design e alla User Experience, l’app è anche realizzata tecnicamente male e fa un po’ il verso al layout tipico di iOS, ma rendendolo anonimo e dal gusto molto poco professionale.
Nella home su smartphone le immagini in evidenza dei post sono presi dal blog e risultano abbastanza deformate. Su tablet invece questo effetto è aumentato all’ennesima potenza ed è quasi difficile distinguere i soggetti delle foto.
Anche all’interno dei post le immagini sono stiracchiate e non ottimizzate, segno di un lavoro amatoriale e superficiale fatto dal team di Casaleggio.
Per concludere in bellezza, nella sezione “Video” ci troveremo davanti ad un elenco di post video accompagnati da immagini rettangolari accompagnati dalla scritta “No Image available“… Senza parole.
FUNZIONALITA’
Se possibile, qui l’app peggiora ulteriormente. Approfondiamo:
Sezione Blog: Con tutti i limiti di usabilità e design già segnalati, il post si riesce a leggere ma se volessimo interagire e commentare? beh qua la situazione si fa drammatica. Dopo aver cliccato sull’icona dedicata al commento si apre una pagina con browser che rimanda alla versione web del blog, dopo aver atteso circa un minuto dall’inizio de caricamento, intravedo solo una pubblicità e il popup di Android che cerca di portare a termine l’operazione. Tra l’altro non riesco più a tornare indietro e sono costretto a forzare la chiusura dell’app. Ho provato più volte ma non ci sono mai riuscito, semplicemente non funziona!
Sezione Video: Anche qui la funzionalità è ai minimi storici. Il video parte su un player custom ed occupa solo il 35/40% dello schermo. Non si può mettere in pausa o fare altro durante la visualizzazione, mancano le feature di base di un player e il video si può condividere solo prima di cliccare su play.
Sezione News: qui si tocca l’apice: semplicemente errore di connessione. Sottolineo comunque che ero connesso ad internet, ho provato decine di volte, sia da smartphone che da tablet, ma il risultato è stato sempre lo stesso.
Sezione Social: qui l’improvvisazione al potere. La sezione social è composta da 3 link alle pagine social di Beppe Grillo su Twitter, Facebook e Google Plus. Anche qui si tratta di un browser embedded nella app ed è praticamente fuori da ogni linea guida social. Inusabile.
Sinceramente da un movimento che, almeno nei proclami, fa del web, delle moderne tecnologie, della libertà di informazione, della condivisione e della partecipazione, il proprio manifesto politico, non mi sarei mai aspettato un’app così deludente da tutti i punti di vista.
Probabilmente, da un punto di vista puramente tecnico, è la peggiore app che io abbia mai installato sul mio smartphone (alla stregua dei cloni amatoriali di app più famose) e sono stupito di come una società di marketing come la Casaleggio e Associati si mostri così scarsa in ambito mobile.
Per concludere, vorrei fare i miei complimenti a tutti gli elettori del Movimento 5 Stelle che, nonostante i pessimi strumenti messi a loro disposizione da Casaleggio e company, riescono comunque a “fare girare”, “diffondere” e a spargere punti esclamativi per tutto il web! Pensate cosa potreste fare con un supporto di persone competenti!
Chi avesse il masochistico desiderio di testare l’app BeppeGrillo.it può scaricarla dal Playstore CLICCANDO QUI
BeppeGrillo.it - L'app per Android
Usabilità - 2%
Funzionalità - 2%
Design - 1%
Interattività - 0%
1%
UN DRAMMA: App sviluppata male e malfunzionante. Non permette a nessuno di interagire e alla fine dei conti è solo un adattamento fatto male del blog di Beppe Grillo (che a sua volta non è ottimizzato per mobile)
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